La radio che presento in quest’articolo, il modello Wildbad 125 della casa tedesca Saba (di cui abbiamo già parlato in precedenza, relativamente ai modelli Villingen 125 e Meersburg Automatic 8), faceva parte delle radio in nostro possesso, reperita in un mercatino nel Nord Europa, comprata in quanto appariva esteticamente in condizioni praticamente quasi pari al nuovo e senza apparenti manomissioni. Aveva ancora il cartellino Saba 125 appeso alla manopola. Anche l’interno, dopo una semplice pulizia, appariva in condizioni pari al nuovo.
Sfortunatamente ai primi controlli, infausto responso: il trasformatore era guasto (inaspettatamente per questo tipo di radio) e andava sostituito o riavvolto. Il guasto era derivante dal raddrizzatore al selenio in corto: qualcuno, nello scellerato desiderio di provare la radio sostituì il fusibile bruciato con un filo di rame, causando il danneggiamento del trasformatore. Ho preferito reperire un ricambio compatibile di un’altra radio Saba (ve ne sono numerosi in vendita, in particolare in Germania, ma sono stato fortunato da trovarne uno simile da un amico della zona) piuttosto che effettuare un riavvolgimento del trasformatore, sia per ragioni di economicità sia perché non conosco artigiani locali che effettuino un lavoro a regola d’arte. Mi riprometto un giorno di rimontare la bobinatrice che posseggo, ma anch’essa richiede una revisione perché molto vecchia e ferma da anni, e inoltre avrei bisogno di acquisire pratica al suo utilizzo.
Le delusioni non finirono qui, in quanto la EL84 si rivelò guasta, la ECC85 completamente esaurita, e vi era una EF80 al posto della EABC80. Anche l’occhio magico EM84 del tutto “morto”. Evidentemente la radio, pur essendo stata tenuta con apparente cura, fu utilizzata fino al suo completo sfinimento. Una volta operate le sostituzioni del trasformatore, del raddrizzatore al selenio e delle valvole, e con una revisione generale, la radio era nuovamente pronta per poter essere nuovamente utilizzata con soddisfazione.