Radiofonografo Brionvega RR122-FO

L’ultima riparazione che mi è capitato di portare a termine riguarda un apparecchio che, dato l’aspetto assai “avanguardistico” del design, sarebbe “snobbato” da molti collezionisti di radio d’epoca (lo confesso: io per primo) come mero oggetto di modernariato, mentre magari sarebbe assai più appetito dai cultori del design italiano, di cui la marca che produceva e produce questi apparecchi è sempre stata promotrice. Stiamo parlando del modello RR122-FO della Brionvega, radiofonografo da tavolo a 5 valvole per la ricezione delle onde medie, della MF e dell’audio delle trasmissioni televisive.
Brionvega RR122FOLe linee dell’apparecchio infatti non tradiscono affatto la reale età del modello, che si rivela invece assai più veneranda delle apparenze, essendo infatti sorprendentemente un modello degli anni Sessanta.
E dico sorprendentemente non soltanto per le soluzioni stilistiche, ma anche per gli aspetti tecnici, assai “moderni” per l’epoca, quando con il termine moderno non intendo esprimere soltanto l’accezione positiva del termine: i componenti per esempio sono montati su circuito stampato, la qual cosa in sè è positiva, tuttavia l’uso della plastica (termoplastica) è già diffuso. Di plastica sono le pulegge di sintonia, la scala, le manopole e – ahimè – i tasti, nonché le boccole dove si inseriscono le viti di fissaggio del telaio, che ovviamente sono rigorosamente rotte. Il mobile inoltre è in legno truciolare laccato.

Sotto altri aspetti certamente il modello ha aspetti futuristici, come i piedini in acciaio cromato, le manopole, l’indice di sintonia a punta di freccia, la grafica della scala, la lampada ecc., tante cose che non ci danno l’idea di un oggetto “antico” ma tantomeno moderno.

Il giradischi è della Lesa, il classico modello anni ’60 in plastica grigia, non bellissimo ma preciso, robusto e affidabile, come testimonia il fatto che sia ancora perfettamente efficiente dopo tanti anni di età e soprattutto di inattività.

Quando mi è stato portato l’apparecchio era sostanzialmente completo a parte un tasto spezzato e una manopola mancante, quella relativa alla posizione “fono” per la precisione. L’interno era pieno di polvere, e la prima operazione è stata una sommaria pulizia. Il telaio, dopo aver tolto le viti di fissaggio, si estrae dal lato anteriore previa rimozione della scala e del retroscala in metallo. Il giradischi ha uno spinotto estraibile inserito nella presa “fono”, in questo esemplare tuttavia è presente un ulteriore filo saldato al telaio che, per consentire l’uscìta dello chassis è stato necessario dissaldare.

Dopo aver raffinato la pulizia ho smontato il commutatore, spostando il tasto spezzato dalla posizione “fono” a quella relativa all’audio della TV che, ormai, in tempo di digitale non consentirebbe più alcuna audizione. L’accensione, avvenuta aumentando gradualmente la tensione di accensione, ha dato subito segnali positivi, in quanto la radio ha iniziato a emettere musica su entrambe le bande. Il ronzio di fondo di volume superiore all’accettabile ha consigliato la sostituzione degli elettrolitici di filtro, mentre tutti gli altri condensatori si sono rivelati efficienti. Faccio presente che lo stadio Brionvega RR122FO - pannello posterioredi alimentazione è a semionda e realizzato mediante diodo a stato solido, per cui una percentuale di ronzio è ineliminabile.
Durante le varie prove si è spezzata la cordella di sintonia, la cui sostituzione ha dato qualche difficoltà in quanto la puleggia in plastica non è dotata delle consuete scanalature, e inoltre il variabile, essendo montato su guarnizioni in gomma, non era più perfettamente ortogonale al senso di scorrimento della cordina. Sistemato anche questo punto sono passato al giradischi che, pur essendo completamente bloccato, dopo una buona pulizia e lubrificazione nei punti giusti e soprattutto con i lubrificanti corretti, come si diceva, ha dato subito soddisfazioni.

La radio ha un ottimo suono, anch’esso “moderno”, avendo come unico neo il rumore di fondo dell’alternata.

Anche questa riparazione, così inusuale, ha avuto i suoi aspetti piacevoli e istruttivi, che condivido, volentieri come sempre, con voi, appassaionati e non.

5 pensieri su “Radiofonografo Brionvega RR122-FO

  1. Ciao, complimenti per il tuo lavoro.
    Ho una Brionvega RR122-FO, è ferma da tempo, vale la pena di restaurarla?
    Sapresti dirmi qual’è il suo valore?
    Grazie, ciao!

    Ciao, a mio avviso ne varrebbe la pena di restaurarla, come descritto nell’articolo. Il valore è una valutazione personale quindi, come di consueto, preferisco astenermi dal fornirne.

  2. Buongiorno

    Sono alla ricerca dello schema di un radio giradischi Brionvega modello RR123FO.

    Chi è ingrado di trovarlo?

    ringrazio per l’interessamento saluto

    walter

  3. Salve ho anch’io (penso, perchè non c’è traccia alcuna) una BRIONVEGA RR122 FO o MINERVA 656/5 Napoli come ricerche fatte sul web.
    Dunque questa radio presenta un forte ronzio pur sentendo il segnale radio sulle varie frequenze, che non riesco a debellare. Premetto che ho studiato per radioriparatore molti anni or sono, ma nella vita poi ho fatto tutt’altro. Però mi è rimasta la passione per le radio a valvole, che di tanto in tanto mi vengono portate da gli amici per ripararle.
    Di questa chiedo lo schema innanzitutto (che non riesco a trovare), e poi un consiglio sulla riparazione sopra descritta. Faccio presente che ho controllato solo con il tester che i filamenti non fossero in corto con il catodo sia della EABC80 che dell’UL84 . Ho controllato il condensatore catodico di quest’ultima e gli elettrolitici di filtro che sono buoni, ma niente da fare, il ronzio non va via. Chiedo umilmente alla Sua esperienza in merito e ringrazio anticipatamente. Rosario

  4. Per il ronzio persistente, dopo aver sostituito i condensatori di filtro dovresti orientarti sul trasformatore di uscita audio e sostituire il condensatore da 5000 pF ceramico a disco sul primario del trasformatore trà il polo centrale e la placca UL 84, N.B. il condensatore deve avere i terminali più corti possibili quasi attaccato ai terminali di avvolgimento.

  5. buongiorno, i ne ho fatta restaurare una uguale a quella descritta sopra. È meravigliosa. Purtroppo il tecnico che me l’ha restaurata non è stato in grado di sistemare il cordino del sintonizzatore. Lei pensa che è una operazione molto complessa? Con qualche suo consiglioe/o una schema crede che possa approcciarmi alla riparazione? Grazie

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